Manoir De La Tête Rouge

Manoir de la Tête Rouge

Il Manoir de la Tête Rouge si trova su uno dei migliori terreni argillo-calcarei di Saumur. Guillaume Reynouard ha assunto la gestione della tenuta nel 1995 e ha deciso di orientare il lavoro del vigneto seguendo le pratiche dell’agricoltura integrata. Per dare piena espressione alle diverse caratteristiche dei vini, tutti i vitigni sono coltivati biologicamente e certificati dal 1998, e certificati biodinamici dal 2010. La biodinamica è soprattutto un “buon senso agricolo”, che tiene conto delle influenze astrali e dei ritmi della natura.
Quando Guillaume Reynouard ha rilevato il vigneto, i terreni non erano stati lavorati per più di 30 anni ed erano quindi molto duri. Anche le viti non erano molto facili da lavorare, poiché all’inizio non sopportavano il taglio delle radici superficiali. Oggi la superficie del terreno viene lavorata ad una profondità massima di 5 cm per rimuovere le erbacce alla base delle viti. Dopo la raccolta, in ottobre e novembre, il terreno viene allentato fino a una profondità di 25 cm per consentire alle piogge invernali di ricostituire le riserve idriche. Grazie all’ottimo lavoro di Guillaume, il terreno adesso è in condizioni perfette.
Infatti, permettere all’erba di crescere naturalmente tra i filari con un solo taglio prima della raccolta delle uve, ha permesso lo sviluppo di molte specie che contribuiscono in modo significativo all’equilibrio del terreno.
L’agricoltura responsabile è uno stile di vita e di pensiero. Sapersi adattare a un ambiente che cambia richiede una costante messa in discussione. Per questo motivo Manoir de la Tête Rouge ha impiantato vitigni dimenticati come il Pineau d’Aunis, incorporato alberi nella coltivazione della vite e abbandonato progressivamente l’enologia moderna.

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